Gli hacker sauditi hanno effettuato un attacco DNS contro il sito WikiLeaks
Secondo i rapporti del 31 agosto 2017, il sito web di WikiLeaks è stato sconfitto da un gruppo hacker saudita denominato OurMine. L’attacco è stato apparentemente eseguito da avvelenamenti DNS, non direttamente sui server di siti Web, che in realtà non sono stati hackati, ma su server DNS responsabili per il routing delle richieste degli utenti chiedendo wikileaks.org, cambiando l’obiettivo in un collegamento preparato in anticipo dagli hacker. Così, per i visitatori, il sito è apparso diverso dal solito.
Questo è stato confermato anche dal portavoce del gruppo. L’attacco è stato eseguito a seguito di una precedente sfida da parte dell’organizzazione contro questo gruppo di hacker, in cui sono stati pubblicati dettagli apparentemente privati dei membri di OurMine e sulla scia di due attacchi DDoS effettuati dal gruppo contro il sito web dell’organizzazione a dicembre 2015 e luglio 2016.
Julian Assange ha chiarito che il sito web non era stato aggredito e spiegato che era stato un attacco DNS.
Il conto Twitter di WikiLeaks ha anche pubblicato un diniego che il sito era stato violato,
Dicendo che in realtà era stata una falsa notizia.
L’account Twitter del gruppo era stato interrotto dopo l’attacco.
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